sabato 30 giugno 2018

La chiesa dei santi Nereo e Achilleo

Chiesa dei Santi Nereo e Achilleo (Foto: M. Grazia Terenzi)
Non paghi della lunga passeggiata nelle Terme di Caracalla, abbiamo deciso di visitare la vicina chiesa dedicata ai Santi Nereo e Achilleo. E' una chiesa molto "gettonata" per i matrimoni, perché molto suggestiva e sicuramente scenografica per l'interno ricco di pitture parietali che ben figurano nelle fotografie dei nubendi. Ho partecipato a due matrimoni in questa chiesa. Fortunatamente domenica scorsa era praticamente a disposizione di chi la voleva semplicemente visitare, così ne abbiamo approfittato.
Siamo entrati e subito silenzio e luce ci hanno avvolti in modo piacevolmente lontano dal chiasso e dalla frenesia che accompagnano solitamente gli eventi che qui si celebrano. Ci siamo aggirati tra le navate quasi in punta di piedi e comunicavamo a bassa voce, quasi a non voler disturbare "qualcosa" o "qualcuno" che abita quel luogo. La chiesa sorge nei pressi del luogo dove un tempo c'era un "titulus fasciolae". I "tituli" erano luoghi fisici dove si riunivano i primi cristiani. Il nome "titulus" richiama la targhetta posta solitamente posta fuori di questi luoghi, una sorta di primitivo campanello con nome che sta, oggi, fuori dalle porte delle nostre case. Il "titulus fasciolae" prende nome anche dalla benda caduta da un piede di S. Pietro mentre veniva condotto al martirio. Così vuole l'agiografia "ufficiosa". Quanto ci sia vero nell'evento, nessuno può dirlo.
Chiesa di santi Nereo e Achilleo, interno. In fondo a sinistra l'ambone che
poggia su una base di porfido proveniente dalle Terme di Caracalla
(Foto: M. Grazia Terenzi)
La chiesa diventa "titulus sanctorum Nerei et Achillei" nel 595 d.C. e nell'814 papa Leone III la sposta nel luogo dove si trova attualmente e la orna con mosaici in parte ancora visibili nell'arco trionfale. Gli affreschi dell'abside sono del 1600, come il portale fra colonne. I pilastri sono del '400, mentre l'ambone è stato posto su una base in porfido proveniente dalle Terme di Caracalla.
Nel V secolo d.C. accanto alla chiesa c'è uno xenodochio, dove vengono curati i pellegrini in viaggio a Roma. Chi, sfortunatamente, muore, viene sepolto nell'area delle Terme di Caracalla, all'epoca in completo stato di abbandono.

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