mercoledì 20 giugno 2018

Sorprendente Roma: la chiesa di S. Maria in Cappella

La chiesa di Santa Maria in Cappella a Trastevere
(Foto: M. Grazia Terenzi)
Belle scoperte durante una tranquilla passeggiata domenicale. Siamo usciti presto per evitare i "branchi" di turisti al pascolo che ogni giorno invadono il centro di Roma. Ne vedo già troppi durante i giorni lavorativi.
Non avevamo una meta precisa, in realtà, per cui abbiamo deciso, cammin facendo, di inoltrarci nei vicoli del quartiere popolare di Trastevere. Nei vicoli si trovano raramente le ciurme di turisti, che preferiscono le classiche passeggiate su via dei Fori, il Colosseo e via così. I vicoli sono silenziosi, al punto che sembra quasi di trovarsi in un paese. Si sentono persino i rumori consueti di un paese, la domenica mattina, e questo sembra portare tutto a quote più umane.
Ultimamente trovo che il quartiere sia un pò trascurato (come, del resto, tutta Roma, purtroppo!); noto di più, rispetto a prima, le case affastellate e fatiscenti, una certa stanca bellezza, che mi ricorda quelle vecchie prostitute con il rossetto sbavato a ricordare antichi splendori.
La croce della porta santa opera del giovane Borromini
(Foto: M. Grazia Terenzi)
E Trastevere è antica! Qui, al tempo dei Romani, c'era un vero e proprio quartiere multietnico nel quale, nel corso dei decenni, confluirono i poveracci cacciati dall'Aventino, divenuto ambitissima "location" per ville nobiliari ed imperiali. E il sapore popolare Trastevere l'ha conservato tutto. Si dice che qui vivano i veri Romani, quelli che sono tali da sette generazioni. Ma, almeno per me, è una sorta di leggenda mitologica.
Proprio vagando senza meta per Trastevere ci siamo imbattuti in una graziosa chiesetta, non lontana da piazza dei Mercanti: la chiesa di Santa Maria in Cappella, un tempo annessa ad un ospedale per casi cronici. Si tratta di una chiesa molto antica, risalente all'anno Mille, chiamata la "Cappella Sistina" di papa Urbano II, il quale viveva asserragliato sull'isola Tiberina per proteggersi dall'antipapa che si era insediato in Vaticano e pare abbia tenuto, proprio a Santa Maria in Cappella almeno un Concilio.
S. Maria in Cappella, navata sinistra, ricostruzione della corsia di
ospedale che era qui installata (Foto: M. Grazia Terenzi)
Nel medioevo la chiesa venne in parte allestita per ospitare la corsia di un ospedale, frutto dell'evergetismo dei Ponziani, un membro dei quali era il marito di Santa Francesca Romana che operava proprio nell'annesso ospedale dedicato al SS. Salvatore, oggi Casa di Riposo Santa Francesca Romana. Nell'entrare, sulla destra, si può vedere una croce mosaicata. Si tratta di uno dei primissimi lavori del giovane Francesco Borromini, quando lavorava alla Fabbrica di San Pietro. La croce era un tempo posta su una porta santa che papa Urbano VIII Barberini voleva per il giubileo del 1625. Il successore di Urbano VIII, Innocenzo X della potente famiglia Pamphilj, fece demolire la porta e regalò la croce mosaicata a Donna Olimpia Maidalchini Pamphilj, che i Romani apostrofavano dispregiativamente "la Pimpaccia".
Entrando nella chiesa, nella navata destra, è stato allestito un piccolo "spazio espositivo" con alcuni ritrovamenti effettuati durante lavori di scavo al di sotto della chiesa (un altro spazio, che occupa la navata di destra, permette di apprezzare gli scavi ed alcuni ritrovamenti). Si può vedere, insieme con qualche reperto, anche due letti che danno l'idea della piccola corsia d'ospedale che qui trovava posto.
L'atmosfera della chiesa è serena e raccolta. Quando l'abbiamo visitata, un giovane sacerdote si affaccendava attorno all'altare per preparare la messa. Un anziano se ne stava seduto ai primi banchi in silenzio. Talmente è pregna di sacro, l'atmosfera, che confesso di aver camminato in punta di piedi.
Ecco, allora, qualche indicazione per una salutare passeggiata lontano dai rumori di Roma e, soprattutto, dai turisti:
Chiesa di Santa Maria in Cappella
Via Pietro Peretti n. 6 - Roma
Si può visitare anche il Museo allestito nel piccolo ospedale della chiesetta (non ho potuto farlo domenica scorsa, ma conto di andarci quanto prima). Il museo è aperto tutti i giorni, dalle ore 9.00 alle ore 18.00, con ultimo ingresso alle ore 17.30. Il biglietto costa € 6,00.

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